Torna a fine maggio la Giornata mondiale senza tabacco, a dieci anni dalla ratifica italiana della Convenzione quadro OMS per la lotta al tabagismo. Quest’anno la Giornata è dedicata alle morti cardiovascolari provocate dal fumo. Ci saremo anche noi della LILT, per ricordare che quasi 12 milioni di italiani usano sigarette e che il fumo sta aumentando tra le donne con il suo drammatico corollario di crescita del cancro al polmone. Quindici minuti dopo aver fumato, il benzene comincia e entrare il circolo nel nostro organismo. E’ un cancerogeno, ma il suo curriculum stilato dalla scienza elenca anche numerose altre azioni come l’anemia, danni alle ossa, danni al feto, se a fumare è una donna in gravidanza. Il benzene è solo una delle sostanze tossiche (cromo, formaldeide, arsenico, etc) che quotidianamente i fumatori inalano, accorciando così la loro speranza di vita. E non solo loro: l’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che il tabacco uccida più di 7 milioni di persone ogni anno, di cui quasi 900.000 sono persone che hanno inalato fumo passivo. Una vera e propria epidemia che minaccia ogni persona, indipendentemente dal sesso, età, razza, background culturale o educativo. Per questi motivi il 31 maggio è stato battezzato dall’OMS Giornata mondiale senza tabacco (World No Tobacco Day), ricorrenza giunta quest’anno alla 30esima edizione e che nel 2018 concentrerà la sua attenzione sul ruolo che il fumo ha nell’aumentare malattie coronariche, ictus e malattie vascolari periferiche: il tabacco è infatti la seconda causa di morte cardiovascolare dopo l’ipertensione. Lo scopo della Giornata è quello di far parlare, almeno per un giorno, di questa crisi sanitaria, sperando che ogni giorno dell’anno qualcuno inizi a spegnere le sigarette. Ci saranno azioni in tutto il mondo, campagne per rendere concreti scopi come quello della World Hearth Federation: ridurre del 30% l’uso del tabacco entro il 2015. All’iniziativa partecipa anche la LILT di Bologna... Continua a leggere la news sul nostro sito...
|